“Gli Skyhawks”.

Il nome, intanto; letteralmente falchi del cielo”, aerei d’attacco americani nella 2^ guerra mondiale.

Cominciamo da loro. Semplicemente perché i miei ricordi dell’epoca si connotano con loro alla Cava” (mitico club underground di Taranto, in via Aristosseno).

Sorsero nel 1965 e si connotarono subito per una indubbia abilità strumentale, oltre che vocale.

Genere melodico, con punte nel Funky e nel Rhythm & Blues.

Ricordo di loro con particolare piacere cover molto decorose di “Piccola Ketty”, “Reason” , “La pelle nera”,” Applausi, ecc.

All’inizio erano: Silvano Martinelli (chitarra solista e voce), Berto Ranieri (chitarra ritmica e voce), Carmelo De Marco (batteria,percussioni e voce), Aldo De Gregorio (basso elettrico).

Negli anni subirono dolorose partenze e si arricchirono di altre presenze:Giancarlo Telesca (sax e voce), Leo Ligorio (chitarra, sax e voce),Enzo Pupino (tastiere), Luciano Perrone (trombone) Enzo De Falco (sax), ed altre partecipazioni che al momento mi sfuggono. Prego, anzi, chi ho trascurato solo per dimenticanza di ricordarmelo via email. Provvederò subito all’eventuale rettifica.

Ecco le foto d’epoca, gentilmente fornitemi da Berto Ranieri , che ringrazio per il prezioso aiuto:

 Foto 1: Aldo De Gregorio, Berto Ranieri,Carmelo De Marco, Silvano Martinelli

Foto 1: Aldo De Gregorio, Berto Ranieri,Carmelo De Marco, Silvano Martinelli

Foto 2: 1° FESTIVAL EKO Gli Skyhawks Teatro ORFEO anno1968 ( Aldo De Gregorio. Berto Ranieri, Silvano Martinelli, Carmelo De Marco).

*Sullo sfondo si intravede la giuria tecnica, nella quale si riconoscono, tra tanti, il maestro Nivo eRoberto Chiurlya .

Foto 3: Una successiva formazione con Berto Ranieri, Sivano Martinelli, Adriano Ferrante,

Luciano Perrone, Leo Ligorio, Carmelo De Marco, Enzo Pupino.

4 thoughts on ““Gli Skyhawks”.

  1. Mi riferisco alla foto del trofeo Eko che anche tu hai ,(avendo partecipato con i Principi Azzurri):se tu noti, alle spalle del maestro Nivo si riconosce, con il caschetto ed i baffoni, il batterista dei Camaleonti, i quali erano ospiti.
    Noi Skyhawks, senza saperlo (forse un po’ per presunzione, perchè no… ) avevamo messo come pezzo da eseguire L’ora dell’amore,cantata da me.
    Dopo l’esecuzione, a dire di tutti eravamo i vincitori ma!!! colpo di scena!!! Vinsero i Les Amants con il pezzo “Bisogna saper perdere”. Io, come tutti gli altri elementi del gruppo, non accettai di buon grado quel 2° posto .Ancora oggi, a distanza di tanti anni, quando mi ricordo di questo aneddoto mi brucia… La giuria forse rimase impressionata dal fatto che al dire in esecuzione della canzone le parole ,” bisogna saper perdere” tutti i componenti battevano ritmicamente il piede per terra ….sollevando quella polvere del palcoscenico che ci arrivo’ in…. “faccia” !!!!!!!

  2. Ti voglio segnalare che il bassista sulla foto 3 della plancia pubblicitaria e’ Adriano Ferrante ,e non Aldo D.G., come tu hai scritto,nome che mi e’stato suggerito da Silvano M. (io non ricordavo il cognome).Quindi se vuoi correggere !!!!!

  3. Siamo nel 1968. Vorrei aggiungere un mio ricordo indelebile, sintomatico dell’ambiente di quegli anni, fatto di gelosie , di invidie e di concorrenza sleale tra clubs ,tanto che molte volte agli ingressi dei clubs si arrivava, per futili motivi, e facilmente, alla rissa (probabilmente programmata in precedenza a tavolino, con “aizzatori” di professione, allo scopo di disturbare la serata danzante).Ebbene, una sera come tante altre, si presentano alcuni ragazzi (brutti ceffi gia’ conosciuti alle forze dell’ordine ) che volevano accedere al club senza invito. L’addetto all’ingresso, visto quello che stava succedendo, chiese aiuto agli altri membri del club che subito accorsero.Vistosi sopraffatti,gli “aizzatori” ripiegarono ed uno di loro, per “difendersi”, estrasse un coltello: lì per lì fu il fuggi fuggi generale, perchè ognuno di noi non aveva mai visto un coltello, inteso come arma, ovviamente.Oggi, con qualche anno in più e con qualche capello in meno, capisco a quale rischio ci eravamo esposti!!!
    Non ricordo come fu ma uno di noi pose fine al “FRAINTENDIMENTO”,(se così possiamo dire…) e tutto finì !!!!.
    Speravamo che tutto fosse finito, ma in realtà…..
    Il giorno successivo si presentarono due pattuglie della polizia che irruppero nel club nel pieno della serata, bloccando tutti e controllando i documenti di tutti i presenti, e chiedendo chi fosse il responsabile o gestore del club.
    Nel fare i controlli, un poliziotto si soffermò al banco della reception, all’ingresso ,dove noi soci avevamo messo come abatjour alcune bottiglie vuote di Vecchia Romagna, (brandy super alcolico già famoso negli anni ’60) con sopra una candela che fungeva da lume.Ne prese una, la stappo’ togliendo la candela , odoro’ l’interno e dichiaro’ che si sentiva ancora l’odore del brandy,quindi dedusse (a torto) che all’interno del club fossero somministrati superalcolici, cosa all’epoca vietatissima. Cosi’ accadde che il sig. Egidio V., nostro presidente ed amico, naturalmente, si prese una denunzia per vendita abusiva di superalcolici.Come conseguenza il locale fu chiuso per un bel periodo…(non ho mai saputo come sia finita la cosa, ma penso che il sigr.Egidio.V risolse il tutto con delle buone amicizie, e soprattutto dimostrando la buona fede sua e di tutti i soci).
    NOTA:
    OGGI
    con il senno di poi,ho capito che quella fu una disposizione dettata dal buon senso di chi era preposto alla salvaguardia del cittadino dalla delinquenza comune , dettata anche dal fatto che si incominciava a vedere molta droga e fumo che girava proprio nei piccoli club.Questa fu ,secondo me, la ragione del declino dei club che piano piano chiusero tutti, chi animato dal buon senso ,chi costretto dalle nuove norme.
    In quel periodo NACQUERO I FIGLI DEI FIORI ;ma questa e’ un’altra storia !!!!!!!

  4. Berto, hai colto il vero spirito di questo blog.
    Sei diventato davvero un animatore di questo blog!
    Spiega agli amici di un tempo lo scopo di questo “Bar Antille”: è a disposizione di tutti.

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