L’ultima campanella…

L’ultima campanella…E’ suonata il 9 giugno. Ha chiesto di suonarla lui, il prof. Mimmo Carrino.Mimmo Carrino

Poi, la pensione.

Quando i suoi ragazzi hanno saputo, non ci hanno creduto. Hanno pensato ad una delle sue immancabili, incredibili boutade, o come si dice oggi su Facebook, ad una “bufala”.

Ed invece, no.

“Professo’, e mo’ ci fai piangere”…E giù lacrime.

“Ma come, mi avete fatto disperare per un anno ed adesso piangete…”

“Professo’, che c’entra, tu sei UNO DEI NOSTRI…”

“UNO DEI NOSTRI …”Questi ragazzi di Palagiano hanno conosciuto una parte di Mimmo Carrino.

 E se ne sono innamorati.

Professore, musicista, autore, pittore, scultore, scenografo: tutte le facce di questo grande tarantino.

E’ tornato da poco, dopo trent’anni vissuti a Pesaro, qui da noi.

 L’amore per la mamma Caterina ha vinto su tutto ed ha vissuto in questi ultimi cinque anni a Bernalda.

 Nel paese di Francis Ford Coppola. Soprattutto nel paese della mamma…  Che adesso non  c’è più.

Autore fervido, anarchico, non convenzionale, spirito libero e generoso, ha composto decine di canzoni  edite ed inedite.

Autore ed esecutore di “A fruskelona meje” e di  “ U vine du cippone” è famoso a Taranto soprattutto per questi brani leggeri e scanzonati. All’epoca vendette 40.000 copie.

 Oggi  per 25.000 copie danno il disco di platino…

Ma Mimmo è altro, soprattutto altro. Era un “GLOM”, era uno de “L’ORCHESTRA”. Ha scritto brani per sé e per altri.

La sua “firma” è su brani famosi, cantati da altri (anche se le leggi della SIAE all’epoca, come oggi, non consentivano ad un NON iscritto di essere citato sul vinile..)   

Prima di andare via da Taranto musicò “Arrevò  Pirre e spicciò a pakkie” e  “U’ guggione  da regine”, opere teatrali in lingua tarantina di Bino Gargano, con la Compagnia del Teatro Stabile di Taranto.

Cultore del dialetto tarantino, riversò il suo talento, i suoi umori  e le sue emozioni  in queste splendide opere. Ho ascoltato “le pizze” dell’epoca registrate su Revox: da brividi.

Ecco perché è restìo a parlare  della “Fruskelona meje”. Non disconosce l’esperienza, ma la ritiene semplicemente superata da altre mille esperienze.

E negli anni ‘70, la Rai. Il suo brano “Caruline” è la sigla di una bella trasmissione in 14 puntate su Rai2,  “Emigrati di lusso”, ideata e condotta da Paolo Grassi.

Poi, Pesaro. Un’altra vita fatta di esperienze artistiche di pregio.

Adesso rientra qui, a Taranto. Merita l’accoglienza riservata ai guerrieri spartani che rientravano dopo aver combattuto mille battaglie.

Mimmo “ha in dote” almeno venti brani originali inediti. Qualcuno veramente SPLENDIDO (quello a cui mi riferisco, in lingua tarantina).

Il dialetto tarantino: il suo primo e grande amore.  Non lo ha abbandonato, anzi.

Ha un progetto di valorizzazione del dialetto che mi coinvolge in prima persona ( e che coinvolgerà tante altre persone…) e del quale avremo notizie a breve. 

Ritornando alla campanella: l’hai suonata tu, il 9 giugno, Mimmo. A dispetto delle convenzioni…Salutato da chi ti ha conosciuto ed amato…

Hai vinto l’emozione che ancora ti prende, dopo tanti anni, quando ti si stringono accanto?  O quando sali in pedana?

Bentornato, Mimmo!

Sii spartano e tarantino…

E parafrasando un tuo brano: “Apre le uecchie, uagliò!”   

Vincenzo De Marco

Con i Glom

 

Il vinile originale

A teatro

 

Senza titolo-6

A teatro

 

 

 

 

5 thoughts on “L’ultima campanella…

  1. Oltre ad essere bravo come artista, e’ una persona eccezionale sotto il profilo umano . Un artista vero che con le sue performance sulla batteria e non , regalava emozioni e simpatia . Un vero affettuoso abbraccio augurando un percorso lunghissimo di vita piena di salute e soddisfazioni !

  2. Enzo come sempre mi hai fatto emozionare quando ho letto questo bellissimo scritto dedicato al nostro AMICO Mimmo…pensiero ,degno di un vero e sincero amico che, io condivido in tutte le tue vocali e consonati che hai scritto per MIMMO ..

  3. Bravo Enzo, hai colto in pieno le sue qualita’. Artista vero, un po’ istrione, gran bella voce. Per me e’ non solo un piacere averlo come amico ma, anche un onore aver suonato con lui e condiviso anni stupendi della nostra gioventu’. Auguri Mimmo.

  4. Una descrizione bellissima e autentica del personaggio che ho conosciuto e apprezzato negli anni dei Glom. Un ragazzo semplice e umile dotato di una energia impressionante. Io lo reputo un Vasco nostrano per il suo carattere e la simpatia.

  5. Persona eccezionale. Non conoscevo le sue doti artistiche ma solo quelle umane e professionali. Grazie professore. La mamma di un suo alunno di Palagiano

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